Cos’è la TOMOSINTESI ?


TOMOSINTESILa tomosintesi è una mammografia tridimensionale ad alta definizione, uno strumento diagnostico che permette di studiare la mammella ‘a strati’, dove appunto la mammella viene scomposta in tante immagini che poi, sovrapposte, ricostruiscono la figura della mammella nella sua completezza. Tutto questo si traduce in un grande vantaggio per i seni difficili da leggere – ad esempio nei seni densi – che possono così essere analizzati più specificamente e in dettaglio, svelando lesioni che nell’immagine d’insieme sarebbero altrimenti mascherate.” (Dr. Gianluca Pazzaglia, Perugia).
Il risultato è che aumenta l’accuratezza diagnostica, in quanto possono essere individuate lesioni che risulterebbero ‘invisibili’ con l’esame tradizionale. E’ quindi molto utile nello screening, soprattutto se la mammella è densa, perché riesce a vedere meglio ‘dentro’ e non solo ‘attraverso’, permettendo un’analisi molto più accurata, pezzettino per pezzettino, della mammella. Il principio della tomosintesi è uguale a quello della vecchia ‘stratigrafia’, con la differenza fondamentale che, mentre quest’ultima richiedeva l’acquisizione di esposizioni multiple per ciascuno strato che si voleva “mettere a fuoco”, la tomosintesi digitale permette di ricostruire un numero arbitrario di piani a partire dalla stessa sequenza di proiezioni bidimensionali .
Attualmente gli apparecchi di tomosintesi sono pochi non perché sono costosi ma perché ci vuole del tempo per affiancarli ai precedenti apparecchi digitali, che mantengono comunque il loro valore nella maggioranza dei casi, soprattutto nelle cosiddette mammelle “senza rischio di non vedere”.
Infine, ma non per ultima cosa, la tomosintesi è meno dolorosa perché la compressione necessaria per effettuare l’esame è inferiore. Certamente questo elemento avvicinerà qualche donna in più alla mammografia tra quelle che vivono l’esperienza dell’esame con la paura di un insopportabile dolore.