ICONOGRAFIA E APPUNTI LETTERARI


Inge Morath, Bridesmaid's hairdo, 1955

Inge Morath, Bridesmaid’s hairdo, 1955

In questo scatto la fotografa austriaca Inge Morath sembra seguire con grande partecipazione personale il rito della vestizione della sposa, il movimento lento del pettine accompagnato dalla mano che liscia i capelli, l’improvvisa comparsa di un braccio proteso nell’offerta di un aiuto, la solennità e l’irripetibilità della circostanza. Si tratta di una sensibilità ricercata con grande professionalità, come ammette lei stessa: “Prima di intraprendere un progetto, io voglio conoscere il suo background, immergermi nella sua cultura e imparare almeno i fondamenti del suo linguaggio. Dopo di che mi sento più capace di raggiungere quella che Cartier-Bresson chiama la decisiva attitudine del fotografo. Egli scattava le foto con un occhio aperto, osservando il mondo attraverso l’obbiettivo, e con un occhio chiuso, intento a scrutare dentro la sua anima”.