E difficile accettare l’idea che la malattia possa far parte della vita, soprattutto se essa ci riguarda personalmente. Eppure, per quanto straordinaria, dovremmo fare della malattia una condizione ordinaria o per lo meno accettabile. Una piccola serie di brevi annotazioni letterarie e saggistiche – a cadenza settimanale – preziosa per originalità e importanza degli autori.
Il filosofo austro-britannico Karl Popper ci fa comprendere come Le persone hanno bisogno di regolarità.
Fu dapprima negli animali e nei bambini, ma poi anche negli adulti, che osservai l’immensamente potente bisogno di regolarità – il bisogno che li spinge a cercare regolarità; che li induce talvolta a sperimentare regolarità anche dove non ve ne sono; che li fa aderire dogmaticamente alle loro aspettative; e che li rende infelici e può portarli alla disperazione e al limite della follia se certe regolarità assunte vengono a cadere. (…) Le regolarità che noi cerchiamo di imporre sono psicologicamente a priori, ma non c’è la minima ragione di assumere che siano valide a priori. L’esigenza di cercare di imporre tali regolarità al nostro ambiente è, chiaramente, innata e basata su tendenze o istinti. C’è in generale il bisogno di un mondo che si conformi alle nostre aspettative.
Karl R. Popper, Nuvole e orologi: il determinismo, la libertà e la razionalità, Roma, Armando, 2005.