NOTE DI ORDINARIA MALATTIA (3)


notebookE’ difficile accettare l’idea che la malattia possa far parte della vita, soprattutto se essa ci riguarda personalmente. Eppure, per quanto straordinaria, dovremmo fare della malattia una condizione ordinaria o per lo meno accettabile. Una piccola serie di brevi annotazioni letterarie e saggistiche – a cadenza settimanale – preziosa per originalità e importanza degli autori.

Proseguiamo con la scrittrice (e attivista) americana Susan Sontag che afferma che La malattia è il lato notturno della vita.

 

La malattia è il lato notturno della vita, una cittadinanza più onerosa. Tutti quelli che nascono hanno una doppia cittadinanza, nel regno dello star bene e in quello dello star male. Preferiremmo tutti servirci solo del passaporto buono, ma prima o poi ognuno viene costretto, almeno per un certo periodo, a riconoscersi cittadino dell’altro paese.

Illness is the night side of life, a more onerous citizenship. Everyone who is born holds dual citizenship, in the kingdom of the well and in the kingdom of the sick. Although we all prefer to use the good passport, sooner or later each of us is obliged, at least for a spell, to identify ourselves as citizens of that other place.

 

Susan Sontag, Malattia come metafora, Torino, Einaudi, 1992.