La poetessa inglese Jenny Joseph cerca di esprimere quella componente di follia repressa che è in noi e che, soprattutto in circostanze in cui ci sentiamo compressi, vorremmo fare esplodere nel più sfacciato dei modi. Ma è proprio necessario aspettare di divenire vecchi?
QUANDO SARO’ VECCHIA
Quando sarò vecchia mi vestirò di rosso
con un cappello porpora fuori moda
che mi starà male,
e spenderò i soldi della pensione per il brandy,
i guanti di pizzo
e i sandali dorati, e non avrò più soldi per il burro.
Mi siederò sul marciapiede quando sarò stanca,
raccoglierò tutti gli omaggi nei negozi, schiaccerò
i campanelli di allarme
e farò correre un bastone lungo le inferriate
e mi rifarò della mia vita sobria da giovane.
Uscirò sotto la pioggia con le ciabatte
e raccoglierò i fiori nei giardini degli altri
e imparerò a sputare.
Potrò indossare orribili magliette e diventare grassa
e mangiare due chili di salsiccia in una volta sola
oppure pane e sottaceti per una settimana
e ammucchiare penne e matite e sottobicchieri
in una scatola.
Ma per ora dobbiamo indossare abiti
che ci tengano asciutti,
pagare l’affitto e non bestemmiare per la strada
ed essere d’esempio per i nostri figli
e invitare gli amici a cena e leggere il giornale.
O forse dovrei iniziare a fare un po’ di pratica?
Così la gente che mi conosce non sarà
troppo sorpresa o scioccata
quando improvvisamente sarò vecchia
e inizierò a vestirmi di rosso.
Jenny Joseph