Non una poesia ma una dichiarazione che vuole definire qualcosa che sfugge a ogni definizione: un pò più di una generica amicizia, un pò meno di una vera amicizia. Un transfert positivo che può essere presente in qualunque relazione interpersonale, una normale proiezione con connotazioni di stima e affetto. Vicino al cuore mi sembra la definizione giusta per questa (anonima?) composizione, ed inoltre proprio vicino al cuore è anatomicamente collocato il pretestuoso oggetto di cui si parla in questo blog.
Près du coeur
Ti voglio bene in maniera semplice,
come si dovrebbe voler bene
qualunque persona che sia sincera.
Ti voglio bene in maniera gentile,
quella amabile leggerezza
delle cose facili e immediate.
Ti voglio bene in maniera rispettosa
per quello che sei e che vali,
per quello che credo in te.
Non ti voglio bene come un’amica,
perché non lo sei e non so se lo sarai.
Non ti voglio bene come una donna
perché questo è già un motivo di troppo.
Non ti voglio bene come un parente,
perché non è necessario sentirsi fratelli
per volersi bene.
Spero tu comprenda giuste queste mie parole.
Non importa darci del tu o del lei,
non importa la forma con cui ci esprimiamo,
ma sentire la reciproca presenza,
uno sguardo pulito,
un sorriso di bocca in bocca
un piacere condiviso,
un tempo, uno spazio, un cuore
ed è già festa.
Però non dobbiamo sentire la mancanza
né cercarci,
solo sapere che ci siamo.
Importa solo ciò che importa
a due esseri che volano,
volteggiano,
talora si incontrano,
spesso si allontanano.