CAREZZA NON E’ UNA PAROLA (4) Per il bambino la carezza è formazione


Gérard Luthi, Le temps reconcilié, 1989-1990

Gérard Luthi, Le temps reconcilié, 1989-1990

In precedenza:  (1) Quando la mano si fa voce (2) La carezza è risveglio dei sensi – (3) Non sempre le parole riescono a raggiungerci. A seguire: (5) Il nostro Io pensante emerge attraverso la pelle – (6) La carezza ci conduce all’idea dell’infinito – (7) La carezza è apertura mentale alle singolarità dell’altro – (8) La carezza è memoria impressa nel tempo – (9) La carezza è naturalezza che scorre fluida – (10) La metafora della carezza costruisce la pace – (11) Senza carezze viene meno la speranza – (12) La carezza lotta contro l’indifferenza.

 

Già nella pancia della madre il bambino percepisce a livello tattile il mondo che lo circonda. Attraverso la propria pelle e le stimolazioni che essa riceve percepisce l’ambiente uterino, le carezze della madre sul pancione che cresce. Con la nascita “ciò che ha inizio è la paura. La paura e il bambino nascono insieme. E non si lasceranno mai. La paura, compagna segreta, discreta come un’ombra e, come lei, fedele e ostinata. La paura che non ci abbandonerà fino alla tomba dove fedelmente ci avrà condotti”. E quanto scrive il ginecologo Frédérick Leboyer, precursore del cosiddetto parte dolce dove il bambino appena nato viene posto sul ventre della madre e successivamente accarezzato e massaggiato sin dal primo giorno: “essere toccato e accarezzato, essere massaggiato è nutrimento per il bambino. Cibo necessario come i minerali, le vitamine e le proteine”, scrive Leboyer.

Sigmund Freud aveva per primo formulata l’ipotesi che l’Io comincia a costituirsi a partire dalle esperienze tattili, senza nulla togliere al valore delle altre capacità sensoriali. L’importanza delle sensazioni cutanee nella formazione della personalità viene messa in risalto dalla figlia Anna Freud che nel 1936 scrive: “All’inizio della vita l’essere accarezzato, abbracciato blandito, rende sensibili le varie parti del corpo del bambino, lo aiuta a costruire un’immagine corporea e un io corporeo sani, accresce la sua catexi di libido narcisistica, e contemporaneamente promuove lo sviluppo dell’oggetto amore mediante il consolidamento del legame tra il bambino e la madre”.

In seguito la psicologia moderna ha ampiamente valorizzato il contatto cutaneo come fattore determinante per lo sviluppo del bambino, e quindi per le dinamiche che contribuiscono alla costruzione dello “schema corporeo”. Lo schema è la rappresentazione mentale del corpo nella sua disposizione spaziale e tonico posturale, direttamente influenzata dalle sensazioni afferenti. A livello superiore abbiamo la formazione della “immagine corporea”, l’idea del proprio corpo desunta non solo dalle afferenze ma anche da tutto il patrimonio cognitivo, affettivo e fantastico che forma la personalità.

Il ruolo formativo delle carezze in entrambe le fasi è stato messo in evidenza dall’antropologo Ashley Montagu e dalla analisi transazionale di Eric Berne che ne ha sistematizzato la fenomenologia. Montagu sintetizza l’importanza del contatto cutaneo nei meccanismi di maturazione affettiva in un suo famoso assioma: “È attraverso la pelle che diventiamo esseri in grado di amare. Si impara ad amare non perché ce lo insegnano, ma per il fatto di essere amati.”

 

CARESS IT’S NOT JUST A WORD
(4)
For the child a caress is development

Before: (1) When the hand becomes word – (2) The caress is an awakening of the senses – (3) Words cannot always reach us. To follow:  (5) Our thinking Ego emerges through the skin – (6) The caress leads us to the concept of the infinite – (7) The caress is a mental aperture towards the uniqueness of the other – (8) The caress is memory imprinted in time – (9) A caress is spontaneity unrestrained – (10) Caress as metaphor builds peace – (11) Hope dies without caresses – (12) The caress fights indifference

When still in the womb, the child perceives its uterine environment and the caresses of the mother on her growing belly through the skin and the stimulations received. With birth, “what begins is fear. Fear and the child enter the world together. And they will never leave one another. Fear, the secret companion, discreet as a shadow and like the shadow faithful and obstinate. Fear that will never abandon us up to the tomb to which it will have faithfully led us.” These are the words of the gynecologist Frédérick Leboyer, (Birth without Violence) precursor of gentle birthing where the child is placed on its mother’s stomach as soon as it is born and then caressed and massaged from the first day: “to be touched and caressed, to be massaged, is nourishment for the child. A food as necessary as minerals, vitamins and proteins”, writes Leboyer.

Sigmund Freud was the first to formulate the hypothesis that tactile experiences mark the beginning of the formation of the ego, which in no way diminishes the value of the other sensorial capacities. His daughter Anna Freud stressed the importance of cutaneous sensations in the formation of the personality. In 1936 she wrote: “In the beginning of life being caressed, embraced and gentled, makes the various part of a child’s body sensitive, helps it to create a corporal image and a healthy corporal ego, increases its narcissistic cathexis, and at the same time promotes the development of the love object by consolidating the bond between the child and the mother”.

Subsequently modern psychology has fully made the most of skin to skin contact as a determining factor in the development of the child, and therefore in the dynamics that contribute to the construction of the “corporal scheme”, the mental image of the body built thanks to the sensory, postural and motor experiences, and to the interaction with the environment in space and its muscular tonus, directly influenced by the pertinent sensations. On a superior level we have the formation of the “corporal image”, the mental image of the body inferred not only from the afferents but also from the entire cognitive heritage, affective and imaginary, that forms the personality. The formative role of caresses in both phases has been highlighted by the anthropologist Ashley Montagu and by Eric Berne and his theory of transactional analysis. In his famous axiom Montagu synthesizes the importance of skin-to-skin contact in the mechanisms of affective maturation: “It is through the skin that we become beings able to love. One learns to love not because we are taught how to love, but because we are loved.”